Edicola

Da sempre ho un’attrazione morbosa per le edicole.
É una cosa che mi porto dietro fin da piccolo, quando ero già un avido lettore di fumetti.

Che bei ricordi con il Corrierino dei Piccoli, La Pimpa o il Giornalino. Quanti pomeriggi passati a leggere e a rileggere le storie.

Ma non solo ! In edicola c’erano tutti quegli affari lì che potevi costruire, o cose da montare e costruire. Addirittura ti regalavano i fiori da piantare e altre cose astruse.
Era, per me giovine pampino, una sorta di Paese dei Balocchi, una fiera delle fiere, un mondo ricco di nuovi giochi.

Casso ma chi si ricorda (e varda che bisogna avere un po’ di annetti sulle spallucce eh) di quella rivista pseudo-ufologica che regalava una sorta di sacchettone nero di plastica leggerissima, delle dimensioni tipo di un mega sacco della spazzatura, che gonfiavi e poi scaldandosi con il sole volava tipo dirigibile ? (cit:marrone, senza elica e timone)
Siccome il materiale era fragilissimo si sventrava in fretta, e ricordo che avevo pure tentato di farlo con un sacco della nettezza, che avevo lasciato al sole tutto il pomeriggio, ma che proprio non ne voleva sapere di ergersi in volo.

E tutta una serie di cose così 🙂

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Negli anni questa morbosità da edicola ha raggiunto dei picchi che manco Messner.
Fumetti, riviste di tecnologia ma anche un sacco di Magazine vari, maschili o meno, facevano parte del mio paniere di acquisto settimanale.

Soccia, l’edicolante di quando abitavo in Viale Belforte mi aveva fatto il cesto per Natale !!! E mica uno di quelli spuzzi eh, con magari solo panettone e bottiglia di aceto zuccherato con aggiunta di idrolitina, proprio uno bello! Di quello con la busta di salmone affumicato, le uova di lompo e il burro Soresina.
Quando ho traslocato il pover‘uomo era disperato. E ci credo, ai tempi del climax massimo di dipendenza da carta stampata gli lasciavo lì parecchie decine di biglietti da mille (lire) alla settimana.

Con il tempo mi sono dato una regolata. Ma la visita all’edicola riserva al sottoscritto ancora piacere sul filo dell’erotico, dell’onanistico.

E proprio l’altro giorno mi sono infilato “dietro”, in quel posto dove una volta si tenevano i pornazzi (Ifix Tcen Tcen !) e quelle riviste lì assurde, magari annuali, dell’uncinetto ed altre cose che boh… di solito stan lì a prendere polvere o ad ingiallire sotto il sole. Per tutti i secoli dei secoli, amen.

Ma ora l’approccio è cambiato, i pornazzi sono sostituiti da DVD in bella mostra all’interno (che oramai siamo tutti emancipati) insieme a quelle assurde raccolte di coltelli d’epoca, pipe, soldatini di ghisa, merletti, lampadine, chiavi e preservativi, anche usati.

Questa ad esempio si chiama “Carp Magazine”!!!! e sì, parla di carpe. Oddio si dirà così in inglese (un po’ come si dice serpent o “bisc“), ma il fatto è che è un’intera rivista mensile (sic) dedicata alla pesca delle carpe.

E quella dedicata ai mezzi da cantiere ? Co su tutte le foto di gru, muletti e quei macchinari strani guidati cmq da un uomo di cui non si capisce una ceppa ?

E quella interamente dedicata ai battiscopa ? Dalla scelta alla posa ?
Quella che ti dice tutto, ogni mese !, sul Dècoupage, ovvero l’arte di traferire le immagini su altri oggetti… tipo i trasferelli che c’erano sempre in edicola quando ero bambino.

Minkia, sono trasferelli !!! cosa avranno da dire tutti i mesi ???

Ma poi pensi “vabbè, se ci sono è perché qualcuno le compra”.

Ma l’editoria non era in crisi ?

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7 pensieri su “Edicola

  1. Sii!! Anch’io l’avevo!! Poi mi si è aperto contro un balcone del 5° piano. Però quel pomeriggio è stato memorabile perchè c’erano tutte le mamme e le nonne affacciate alle finestre e la gente si fermava a guardare come se ci fosse un ufo vero!!Che ricordi…. grazie!!

  2. Io cambio strada quando c’è un edicola…Compro di tutto… e i mensili sono sempre miei alla data d’uscita… lavorando presto la mattina son sempre il primo a prenderlo… so che è uscito quando non vedo il numero vecchio e l’edicolante (che lo sa) nemmeno si mette a sistemarlo… tanto passo io 🙂

  3. Il Mondo dell’Edicola, per quanto caratterizzato e circondato da un’alone di “sospeso nel tempo” e pieno di roba ingarbuzzante, mi ha sempre intimorito.Gli edicolanti cercano di farti sentire fuori luogo e agiscono in maniera da non farti stare a tuo agio.(a parte quelli delle edicole a “tank”, di quelle da incrocio, dove, non potendo entrare a curiosare, sono felicissimi e gentilissimi). Insomma, non l’ho mai trovato un posto accogliente.Bello e inquietante, un connubio difficile da inquadrare.

  4. Uh, l’Ufo.Da piccolo l’ho sempre desiderato, ma non mi è stato mai regalato perchè “tanto si romperebbe subito”.Ora che sono vecchio e triste appena vedo un’edicola non resisto alla tentazione di entrare, restarci per almeno 20 minuti, e uscire carico di tutte le nefandezze che il mercato propone.Ma che bello…

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