V for Vendetta

Poteva andare peggio. E invece la versione cinematografica di una Graphic Novel (fumetto è riduttivo) che ho amato durante la mia adolescenza non è affatto venuta male.

Certo, e come sempre, una cosa è il “libro” e una cosa è il film.

Ma ‘sto giro, e nonostante il dissociarsi dalla produzione da parte dell’auore Alan Moore (già autore dell’ottimo Watchmen), gli è venuto proprio bene riuscendo tutto sommato a riprodurre il clima originale.

Certo, non è reso bene per esempio l’oppressione del regime. Difatto vediamo che c’è il coprifuoco e lo stato di polizia, ma durante il giorno tutto sembra più “normale” con la televisione di stato (o di partito) che ha pure problemi di share.

Nella versione originale c’era solo la radio ed era una e sola fonte di informazione per i cittadini: La Voce del Fato.

Ecco, forse è questo l’unico problema. Il volerlo portare ai giorni nostri e introdurre cose come l’aviaria e altrei problemi moderni per renderlo più attuale.

Ottimo e ben reso il tema di fondo della storia originale “Qual’è la differenza tra terrorista e patriota ? La violenza a fin di bene è giustificabile?”

Bello infine. Bella lì.

P.S.
Unica nota, la traduzione del titolo in V per Vendetta.
In italiano non rende, visto quel for era meglio tradurlo in come.
Però sulle traduzuioni dei titoli dei film si è già detto troppo 🙂

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